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Voglia di triangolo - 18


di bird2012
29.02.2016    |    19.460    |    9 3.8
"“Giorgio, tesoro di mamma, hai sentito tua sorella come è porca, appena ha sentito il cazzo di suo padre nella fica se ne è venuta subito! Uhmmm! Mi piace..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 18


La mattina dopo quella entusiasmante serata ero distesa sulla spiaggia a ritemprare il mio fisico.
Avevo programmato un po’ di giorni di riposo, prima di riprendere l’attività: i due fratellini erano sempre nella mia mente!
Qualcuno ha detto che il sesso parte dal cervello e sono assolutamente d’accordo: non è solo il rapporto fisico, del membro che mi entra nel ventre, a farmi godere, ma è soprattutto la situazione, la novità, la cosa inaspettata a mandarmi fuori di testa dal piacere!

E cosa può esserci di più eccitante che fare sesso con due porcellini diciottenni, maschietto e femminuccia, per di più gemelli, che vivevano tra loro un eccitante rapporto incestuoso!
Mi bagnavo come una porca al pensiero di fare sesso con due giovani che potevano essere miei figli!

Ripensai nuovamente al meraviglioso rapporto che ebbi con mio fratello quando ero adolescente: mi sembrava di sentire ancora tra le labbra il dolce sapore del suo sperma caldo e cremoso quando mi veniva in bocca!
Se avevo goduto così tanto con l’uccello di mio fratello, tremavo al pensiero di quanto godimento avrei potuto provare nel farmi scopare da mio figlio!
Mentre il sole baciava la mia pelle cominciai a fantasticare.

Si, ecco, sono la mamma di quei due meravigliosi gemelli, Alessia e Giorgio.
Ci amiamo molto, anche sessualmente! Ci apparteniamo completamente, uno all’altro, e ci diamo reciproco piacere senza alcun ritegno, senza pudore, ma con tanto amore!

Mi vedo abbracciata ad Alessia, entrambe nude, con i nostri corpi bollenti che si strofinano vogliosi uno contro l’altro e leggo nei suoi occhi il forte desiderio che ha di me!
Non posso fare a meno di intrufolare la testa tra le sue gambe, lei le apre dolcemente e avvicina la sua giovane fica alle mie labbra: non la faccio certo aspettare e tiro subito fuori la lingua e comincio a leccarla con tutto l’amore che ho per lei e per darle tutto il piacere che merita!

Mi incita a farla godere, mi sussurra parole d’amore, mi dice che nessuna delle sue amiche la lecca come faccio io, che sono la migliore! La mia lingua è la più delicata, le mie labbra sono le più calde: mai nessuna saprebbe far sbrodolare la sua fichetta come sa fare la sua dolce mamma!
La mia piccola sta cominciando a godere: sento il suo liquido vischioso e dolce colarmi tra le labbra!

Come è ormai sua abitudine, mentre le mangio la fica mi accarezza la testa e quando sta per venire sulle mie labbra me la spinge con libidine contro il suo ventre… mentre mi schizza in bocca il suo amore!
Sono in estasi: cosa può esserci di più bello nella vita che dare piacere alla propria figlia!

Mentre seguito a leccarla per farle completare l’orgasmo dentro la mia bocca sento una mano percorrere tutto il solco del culo: è l’altro mio adorato figlio, Giorgio, che sta cercando il buchino.

Mi dice di continuare a leccare la sorella mentre lui mi fa il culo! Lo fa impazzire vedermi alle prese contemporaneamente con entrambi i miei figli!
A lui piace molto impalare il culo della sua mamma… e a me fa impazzire farmelo impalare dal mio angelo!
Non sposto la bocca dalla fica di Alessia, mentre con le mani mi allargo le natiche per offrire il buchino al mio dolce bambino.

In un attimo mi è dentro, completamente: come sempre con la sua giovanile irruenza mi riempie l’intestino! Il mio sfintere si apre dolcemente e lo riceve con gioia: sono abituata a dargli il culo, sin dalla prima volta che mi sono concessa a lui! Prima gli ho dato la fica e poi gli ho dato quello che ogni donna dà all’uomo che ama… gli ho dato il culo, con tutto l’amore che potevo!
Comincia ad incularmi, con foga, come piace a me, mentre lecco sua sorella!
Sento che sto per venire: quando sto in mezzo ai miei figli non resisto a non godere! La fica di Alessia in bocca e il cazzo di Giorgio nell’intestino mi tolgono i sentimenti!

Ma la voce di mio marito, che era venuto a cercarmi in spiaggia per andare a pranzo, mi riportò alla realtà: la fantasia di fare sesso con Alessia e Giorgio come fossero miei figli svanì sul più bello!

Ci avviammo verso l’albergo abbracciati e innamorati come sempre!
Mentre Luciano andava a farsi una doccia approfittai di un momento che Nico era solo.

“Nico, devo fare una sorpresa a mio marito, per cui mi raccomando la riservatezza!
Dopodomani pomeriggio, verso le 16,00, verranno due ragazzi, maschio e femmina, e chiederanno di me: per cortesia accompagnali dentro la nostra stanza! Tranquillo che sono maggiorenni, già mi sono accertata, comunque puoi sempre chiedere loro la carta di identità.
Comunque mi raccomando: acqua in bocca… per vari motivi! Se ti dicessi chi sono e cosa fanno ti farei venire dentro le mutande e se si sapesse scoppierebbe un bel casino!”

Mi guardò come fossi un extraterrestre.

“Ti prego, dimmelo, lo sai che di me puoi fidarti: poi, nella mia posizione, sono abituato a mantenere il segreto di ciò che avviene nelle stanze del mio albergo!”

Mi piaceva farlo eccitare.

“OK, voglio fidarmi, ma se parli t’ammazzo! Sono due gemelli e fanno sesso tra di loro da quando erano adolescenti: il maschietto ha aperto per bene la sorellina sia davanti che dietro ed ora vogliono fare il salto di qualità!
Desiderano fare sesso con persone adulte: una bella fica di troia per lui e un poderoso cazzo adulto per lei!
Non credi che i desideri dei giovani debbano essere esauditi? E poi ritengo noi potremmo essere la coppia giusta… non sei d’accordo?”

“Dio santo, sempre più zoccola! Ora porti anche i giovani per far divertire tuo marito!”

“Beh! Veramente mi diverto molto anche io e poi mi sembra giusto ricambiare l’amore che ha Luciano per me… non credi?”

“Si, hai ragione! Ce ne fossero di mogli come te! Tranquilla, li faccio accomodare… così si preparano per aspettarvi!”

“Ecco! Bravo… mettili a loro agio: sai, sono giovani e vanno un po’ svezzati!”

“Per me non ci scappa niente?” mi chiese sorridendo.

“Chissà! Lo sai che in questi incontri si sa come si comincia, ma non si sa come si finisce! Ieri dovevamo fare tutto noi quattro e invece siamo diventati sei, per di più con una donna che ha sollazzato per bene i vostri uccelli! Quindi non disperare mai!”

Mandai un messaggio ad Alessia e le diedi tutte le indicazioni utili.
Rispose subito al mio messaggio inviandomi anche due foto allegate.
Il testo del messaggio era inequivocabile.

“Finalmente! Stiamo per scoppiare! Guarda come siamo ridotti!”

Quando vidi le due foto mi andò il sangue in testa!
In una era ritratta lei, a cosce larghe, che si teneva la fica aperta con entrambe le mani, nell’altra c’era Giorgio con il cazzone dritto in mano!
Risposi subito.

“Siete due porci! Mi state facendo bagnare!”

Anche la loro risposta non tardò.

“Dovresti sentire noi! Da quel pomeriggio sulla spiaggia abbiamo fatto vita monastica: siamo carichi a pallettoni! A domani, tesoro mio, non vediamo l’ora di stare tra le vostre braccia: saremo tutti vostri… di te e di tuo marito!

Sentii un brivido lungo la schiena… e ripensai se Alessia fosse stata mia figlia! Dio mio… avrei potuto resistere alla sua sensualità?

Il giorno previsto, terminato il pranzo, chiesi a mio marito di andare in spiaggia a goderci un po’ di brezza marina e lui acconsentì.
Verso le 15,30 cominciai a fare le fusa: cominciai a parlare di Claudio e della sua fidanzata, di quanto non vedessi l’ora venissero a trovarci per circuirla e portarla sulla cattiva strada, che mi eccitava da morire l’idea di vedere mio marito fotterla mentre Claudio fotteva me!
Dissi a Luciano che ero eccitata e che avevo voglia di scopare e gli dissi di andare in stanza, invito che accolse con piacere!
Mandai avanti lui: appena entrò nella stanza lo sentii emettere una significativa esclamazione.

“Dio santo, che belli! Franca, chi sono questi due ragazzi?”

Lo abbracciai da dietro, strofinandogli la fica sul culo.

“Vedo che la sorpresina che ti ho fatto è di tuo gradimento e la cosa mi fa molto piacere! Sono Alessia e Giorgio, due splendidi diciottenni che ho conosciuto in spiaggia: ci siamo subito resi conto di avere molti desideri in comune e abbiamo deciso di esaudirli insieme! Se la cosa ti può intrigare ancora di più sappi che sono fratello e sorella, e fanno sesso completo: bocca, fica e culo!

Credo sarà un piacere far conoscere loro qualche piacevole variazione sul tema, che ne dici? Dai, spogliamoci: tu pensa a lui, preparamelo bene, non mi sono fatta mai scopare da un diciottenne e ho una voglia che mi si porta via; io intanto penso a lei, che non vede l’ora di farsi penetrare da un maschio adulto!”

“Neanche io mi sono mai fatto una diciottenne: una esperienza tutta da vivere!” mi rispose Luciano.

“Amore, non ti eccita pensare potrebbero essere nostri figli? La cosa mi sta mandando fuori di testa!” gli chiesi.

“Veramente sì! L’ho pensato appena li ho visti: non te l’ho detto perché temevo mi giudicassi un pervertito!”

“Amore, sarebbe solo una fantasia che mi sta facendo impazzire! Dai, tesoro, lasciamoci andare: non credo ci capiti di nuovo una situazione del genere! Dai… facciamo sesso con i nostri figli!”

Mi rivolsi ad Alessia e Giorgio.

“Che ne dite di giocare a genitori e figli?”

Beh! Non eravamo solo noi ad avere queste fantasie: i gemellini ci saltarono al collo dalla contentezza!

“Sì… sì… sarà più eccitante farci scopare da papà e mamma!” esclamò Alessia, certamente la più porcellina dei due.

Ci spogliammo in un attimo, mentre i dolci fratellini seguitavano ad accarezzarsi i sessi mentre ci guardavano eccitati.
Mi avvicinai a Giorgio e lo baciai: lo sentii fremere.

“Tesoro, ti dà fastidio se il tuo papà ti succhia l’uccello? A lui piace molto prepararmi per bene il cazzo che deve chiavarmi!”

Il ragazzo era una maschera di libidine.

“Dio mio, quanto siete porci! Siete stupendi! No, non mi dispiace se me lo succhia: io e Alessia abbiamo deciso da molto di provare qualsiasi piacere sessuale, anche l’omosessualità! Poi decideremo se ci piace!”

Sentendo le parole di Giorgio, mio marito si gettò sopra il suo uccello e cominciò a spompinarlo come piaceva a lui: ormai per lui era un diletto prendere un cazzo in bocca e farlo addrizzare per bene… e poi cedermelo per soddisfare le mie voglie spudorate!
Bastarono poche succhiate che Giorgio cominciò a fremere: afferrò la testa di Luciano e l’attirò verso la sua verga per infilargliela tutta in bocca.

“Dio papà, come lo succhi: sei proprio una puttana! Tieni, prendimelo tutto in bocca! Ti piace succhiare il cazzo di tuo figlio, vero?”

Mio marito, sentendosi chiamare puttana da un diciottenne, cominciò a spompinarlo come un invasato.
Mentre Luciano si dedicava con passione all'uccello di Giorgio io salii sul letto e mi avvicinai ad Alessia e le stesi le braccia: non ci fu bisogno di dire altro!

Ci avventammo una nelle braccia dell'altra e cominciammo a baciarci e ad accarezzarci con un desiderio irrefrenabile.
Appena sentii il suo giovane corpo nudo stretto al mio sentii andarmi il sangue in testa.
La mia mano non indugiò e andò subito tra le sue cosce: la porcellina allargò subito le gambe e spinse la fica contro la mia mano.

“Sì, fammi godere, che da quando ti ho conosciuta non penso ad altro. Mi sei entrata nel sangue!”

La sua fica era fradicia da morire: le mie due dita le entrarono dentro in maniera deliziosa.
Anche la sua mano raggiunse la mia passera: ripensai alle sue parole... e osai.

“Brava! Accarezza la fica di mamma tua... infilami le dita... dai godiamo insieme! E’ meraviglioso godere tra mamma e figlia!”

La sentii fremere… mi strinse forte... la sua lingua mi mulinava nella bocca che era una delizia!
Stavo andando fuori di testa.

“Alessia, lo sai che veramente ho desiderato tu fossi mia figlia! Avere un rapporto incestuoso con te sarebbe meraviglioso!”

Alessia tremava sempre di più.

“Franca, amore mio, è il più bel complimento avresti potuto farmi!

Abbracciate strette, con le bocche incollate in un delizioso ed osceno lingua in bocca e con le dita infilate nelle nostre fiche cominciammo a chiavarci reciprocamente.
I nostri gemiti di piacere si accavallavano a quelli di Giorgio che si stava godendo la succhiata di Luciano.

“Senti come gode il tuo fratellino: gli piace farsi succhiare il cazzo da un maschietto!”

“Sì, Franca, oggi io e lui stiamo vivendo tutte le nostre fantasie, anche di avere esperienze omosessuali… per di più fantasticando di viverle con i nostri genitori!”

Mi venne subito un perverso desiderio: accostai le labbra all'orecchio di Alessia e le sussurrai la mia oscena proposta!
Vidi i suoi occhi brillare dall'eccitazione.

“Oh! Sì… sì… stupendo!”

“Sei sicura? Non vorrei pretendere troppo!” le chiesi.

“No, tranquilla… garantisco io!”

Le sussurrai il da farsi.
Intanto i nostri maschietti avevano cambiato: ora era Giorgio che leccava il cazzo e le palle di mio marito.
Vedere quel giovane 18enne con in bocca il cazzo di mio marito mi mandava ai matti.
Invitai i porcellini ad unirsi a noi.

“Ragazzi, le nostre fiche desiderano qualcosa di più sostanzioso delle nostre dita: che ne dite?”

Poi mi rivolsi ad Alessia.

“Dai, tesoro, mentre mi faccio chiavare da tuo fratello tu goditi il cazzo di tuo padre: poi sai cosa fare!

“Con vero piacere… mamma!” mi rispose, con una espressione che era l'emblema della felicità… poi guardò mio marito.

“Lo sai che questa fica ha conosciuto solo l'uccello di mio fratello? Saresti il primo uomo della mia vita: dai... scopami davanti a lui!”

I nostri maschietti si misero in ginocchio davanti alle nostre cosce oscenamente spalancate: io e Alessia ci eravamo sdraiate supine una accanto all'altra a stretto contatto.
Fu spontaneo prenderci per mano e stringercele mentre i nostri amanti cominciavano a strusciare le loro cappelle tra le labbra delle nostre fiche infuocate.

Sentivo il corpo di Alessia vibrare, ma io non ero da meno: fissavo il viso di Giorgio stravolto dal l'eccitazione mentre ammirava la mia fica completamente dilatata dal piacere.
Cominciò a gemere.

“Dio mio, questa sì che è una fica da donna! Una fica che ha conosciuto tanti uccelli! Ora anche io sarò uno dei tanti fortunati! Dio santo, mamma, hai una fica da porca… mi fai impazzire!”

Vidi che entrambi ancora avevano gli uccelli fuori dalle nostre fiche... ed ebbi una idea!

“Ragazzi, perché non ce li infilate insieme? Dai penetrateci contemporaneamente... ve lo do io il via! Pronti?”

Strinsi forte la mano di Alessia.

“Dai!!! Ficcateli dentrooo!!!”

Mi venne naturale guardare Luciano mentre lo infilava ad Alessia... e lui già stava guardando me mentre mi facevo penetrare da Giorgio.
Ci sorridemmo e ci lanciammo un reciproco bacetto!
Non c'era bisogno di altro: quei sorrisi e quegli sguardi erano più che sufficienti per condividere il nostro piacere.

Da quando avevamo intrapreso la nostra nuova vita sessuale era la prima volta che facevamo sesso con una coppia per di più sopra lo stesso letto: i gemiti e gli incitamenti si accavallavano uno su l'altro.
Mentre gli uccelli penetravano le nostre fiche ognuno iniziò a esprimere il proprio godimento.

“Sì! Sì… dai, papà… dai… infilamelo tutto! Lo voglio tutto dentro! Sì… sì… siiiii spingiiii……….. cazzooooo………. me ne vengooooo!!!!”

Alessia non riuscì a trattenere l'orgasmo: appena sentì la fica piena di un cazzo diverso dal solito, per di più di un uomo adulto, sborrò come una troia!
Era come impazzita.

“Non ti fermare! Ancora… ancora! Ti prego, papà, fammi venire ancora! È' meraviglioso! Fa godere tua figlia… ancora!”

Anche io incitai mio marito.

“Dai, Luciano, fottiti tua figlia, lavorale per bene la fichetta! Falle sentire quanto piacere possa provare una donna nel farsi chiavare dal padre! Falla godere… falla godere un’altra volta!”

Anche Luciano non rispondeva più di lui.

“Alessia, puttanella di papà, sento che ti piace come ti scopo, che ti piace il mio cazzo! Lo sento dalle contrazioni della tua vagina: sembra tu mi stia succhiando il cazzo con la fica… la tua vagina mi sta facendo un pompino! Brava, tesoro, sei una deliziosa troia come tua madre: guarda come si sta gustando l’uccello del figlio!”

Luciano si allungò sopra di lei, con tutto il peso del suo corpo e cominciò a pomparle la fica a fondo, mentre lei gli aveva circondato i fianchi con le gambe per attirarlo di più dentro di lei.
Anche Giorgio mi era tutto dentro: il suo giovane cazzo cominciò a deliziarmi la fica in maniera fantastica!
Lo circondai con le braccia e lo avvinghiai contro di me.

“Giorgio, tesoro di mamma, hai sentito tua sorella come è porca, appena ha sentito il cazzo di suo padre nella fica se ne è venuta subito! Uhmmm! Mi piace come mi stai chiavando! Bravo, mi piace la tua irruenza giovanile! Dai, porco, dai… fottimi forte, fa sentire a papà quanto fai godere mamma tua! Dai tesoro... a lui piace sentire che sua moglie sta godendo mentre si fa fottere dal figlio! Gli piace da morire avere una moglie troia!

Dai… così… dai, che anche io sto per venire! Bravo… bravo… fottimi forte! Ahhhhh che gusto! Perché temevi di non essere in grado di farmi godere? Invece mi stai facendo sborrareeee!!! Dai… affonda il cazzo!!! Spingimelo tutto dentro! Porco… stai fottendo tua madre!!! Dai… chiavati tua madre!!! Daiiiiiiii………. Siiiiiii…………… porcooooooooo………. sto sborrandooooooooo!!!! Figlio miooooo…………. sto venendooo!!!"

Fu un orgasmo devastante: mi ero tanto immedesimata nella parte che sembrava veramente stessi scopando con mio figlio… e la cosa mi procurava una eccitazione e un piacere inimmaginabile!
In quel momento pensai a quante donne nella vita reale si concedono ai loro figli… e ai loro padri: avevano avuto il coraggio di superare tutti i tabu e le convenzioni morali pur di godere tra le braccia del loro amore impossibile!
In quel momento, con l’uccello di Giorgio ancora nella mia fica che seguitava a darmi piacere, sentii un forte senso di invidia!!!

Nello stesso momento in cui Giorgio mi aveva fatto godere, sentii i gemiti di Alessia: Luciano l’aveva fatta venire per la seconda volta consecutiva… senza toglierle l’uccello dalla fica!
La porcellina, mentre godeva, rivolgeva a mio marito frasi da far accapponare la pelle!

“Dio mio… Dio mio… Luciano, mi fai morire! Magari fossi veramente mio padre: è stato sempre il mio sogno avere un padre con cui fare l’amore, donargli tutto il mio corpo, senza limitazioni, essere la sua amante per tutta la vita… ma lui non mi guarda, mi tratta come una bambina!
Tu invece mi fai sentire donna: hai fatto godere la mia fica come non mai! Dopo ti voglio dietro: hai capito, papà… dopo ti voglio nel culo!”

I due maschietti erano stati bravi: ci avevano fatto godere, ma loro erano riusciti a trattenersi… ci avevano procurato orgasmi meravigliosi, ma il bello ancora doveva venire.
Abbracciai forte Giorgio.

“Scopami ancora tesoro, ti voglio ancora dentro! Oddio mio… quanto mi piace farmi chiavare da mio figlio! Voglio ancora il tuo cazzooooooooo……. non lo togliereeeeee……….. lo voglio ancoraaaaaa…………….. ancoraaaaa….!”

È il mio angelo seguito a fottermi con tutti i sentimenti!
Intanto Alessia e mio marito si erano alzati e si erano messi dietro di lui.
Vidi Alessia allargare le natiche del fratello mentre mio marito prese a leccargli il buchino.
Sentii Giorgio fremere.

“Uhmmm! Mi stanno leccando il culo! Mi piace! Oh cazzo: si stanno passando il mio buchetto da una bocca all'altra! Ecco ora è Alessia che me lo lecca! Uhm adesso è papà! Oddio……… mamma…………………. mi sta infilando la lingua dentrooooooo……..”

“Ti piace farti leccare il buchetto?”

“Sì, molto! Io e Alessia c'è lo facciamo spesso!”

“Allora lo sai perché si lecca il buchetto!”

Sentii il suo uccello fremere dentro la mia fica.

“Si! Per prepararlo alla penetrazione...”

Tacque qualche istante...

“Allora me lo stanno leccando per...”

Non lo feci finire.

“Non lo so... ma se così fosse? Ti dispiacerebbe?”

Mentre gli parlavo lo tenevo stretto a me!

Rimase ancora un po' in silenzio... poi prese il coraggio.

“E a te piacerebbe vedermi prenderlo?”

“A me piace molto vedere un maschio prenderlo: mio marito lo ha già preso... l'ho sverginato io! Vado in estasi quando lo vedo godere come un porco mentre gli fanno il culo!”

Intanto vedevo Alessia succhiare il cazzo di Luciano: lo stava preparando per il culetto del fratello.
Giorgio mi abbracciò' stretto.

“Anche a mia sorella intriga molto vedermi prenderlo in culo! Se lo desideri pure tu ci sto! Mi eccita sapere che sia tu che mia sorella desiderate vedermi inculato!”

Vidi Luciano posizionarsi dietro Giorgio, mentre la sorella gli teneva le chiappe allargate.

“Fratellino, vuoi? Se non lo desideri terminiamo qui! Lo sai quanto mi ecciti l'idea, ma devi decidere tu!”

“Sì! Dai, papà… penetrami!” cominciò ad ansimare Giorgio.

Lo abbracciai forte, le mie unghie affondate nella sua schiena.
Gli morsi i lobi delle orecchie mentre gli sussurravo.

“Bravo, tesoro, fatti inculare! Sentirai che meraviglia: scoparti una donna mentre il suo uomo ti incula! Darlo e riceverlo: dicono sia uno dei maggiori piaceri per un maschio! Dai, voglio condividere con te il tuo piacere: dimmi quando ti entra dentro!”

Lo sentii irrigidirsi.

“Uhmmm! Mamma, papà me lo ha appuntato sul buchetto... Dio lo sta spingendo! Mi si sta aprendo il culo... uhmmm! Mi fa male!

Cominciai a soffocarlo di baci per attenuare il dolore.

“Giorgio, rilassati, non stringere il culo, aprilo… vai incontro al cazzo, aiuta la penetrazione!”

Alessia, dal canto suo, sembrava impazzita e incitava Luciano.

“Cazzo! Dai… dai… spingiglielo dentro! Uhm….. guarda come si apre il buco! Dio santo! Papà mi fai impazzire... guarda come gli hai aperto il culo! Dai, infilaglielo tutto, fino ai coglioni, come quando lui incula me, la sua adorabile sorellina!
Tutto nel culo... tutto nel culo... dai dai! Glielo voglio vedere tutto nel culo!!! Daglielo tuttooooooo……………… che bel cazzo hai, è una meraviglia! Perché non sei tu nostro padre: Dio mio, ci pensi! Ti scoperesti tua figlia e ti inculeresti tuo figlio! Papà: dopo lo devi dare anche a me, lo voglio anche io!”

Luciano spinse inesorabilmente, seguendo gli incitamenti e i desideri di Alessia, senza curarsi dei lamenti del fratello.

"Pianoooo! Pianooo! Mi stai rompendo il culoooo! Mamma, Dio mio, sento il ventre di papà a contatto delle mie natiche: me lo ha infilato tutto, mi brucia! Me lo ha infilato tuttoooo………!”

“Abbracciami, tesoro di mamma! Rimani fermo che tra un po' ti passa e sentirai che piacere!” gli sussurravo.

Poi mi rivolsi a Luciano.

“Luciano, non muoverti… fallo abituare!”

Alessia si avvicinò al viso del fratello e comincio a baciarlo.

“Fratellino, tra poco urlerai dal piacere: non puoi immaginare quanto sia eccitata nel vederti sodomizzato!”

Unimmo le nostre forze per lenire il suo dolore: baci, carezze e frasi eccitanti.
Il suo cazzo era gonfio nella mia fica, ma volevo ancora essere chiavata.

“Dai, tesoro, appena senti passare il dolore riprendi a chiavarmi, mentre papà comincerà ad incularti.
Voglio che mi fai venire ancora mentre papà si muove dentro di te! Non vuoi far sborrare ancora la fica della tua mamma? Tu non venire: voglio vederti godere dentro tua sorella!
Luciano, anche tu non venire dentro Giorgio, voglio vederti riempire Alessia: la dovete riempire tutti e due!”

Il dolore cominciò a passare, Luciano prese a muoversi dentro Giorgio che iniziò a godere e riprese a chiavarmi!
Bastò poco ai due dolci maiali trovare il giusto ritmo!
Raggiusero un sincronismo perfetto: Luciano affondava dentro Giorgio quando questi usciva dalla fica, per sentire il culo che gli sbatteva contro il ventre, e lo sfilava quando Giorgio mi rientrava dentro!
Giorgio era fuori di testa: si dimenava sopra il mio corpo, mi baciava, mi mordeva, mi stringeva con vigore… e ansimava come un maiale!

“Oddio… oddio mio! Mi piace… mi piace… fotterti e farmi inculare! E’ una meraviglia! Papà mi ha sfondato il culoooo… ma mi piaceeeee…! Dovrò trovare un amico che mi inculi mentre mi scopo mia sorella!!!”

Non riuscivo più a controllare la mia eccitazione: stavo sbrodolando come una troia tra le braccia di un diciottenne mentre mio marito se lo inculava!

“Dai, amore di mamma, il tuo giovane uccello mi fa morire! Affondalo forte… così… cosììì… che mi fai sborrareee……………..!!! Spingi il cazzo in fica………..… spingilo… forteeee… spingi… spingiiiiii……….… sìììììììììì… vengooo… vengooo!!! Non ti fermareeeeeee………………….!!!”

Fu un altro orgasmo da urlo!
Lo abbracciai forte e lo baciai con la lingua in bocca… mentre seguitava ad affondarmi il cazzo dentro per farmi completare l’orgasmo!!!
Mentre lo baciavo con passione seguitavo a sussurrargli.

“Amore… mi hai fatto venire due volte… sei stato bravo! Ho sborrato due volte… due volte… due volte!!!” e lo baciavo… lo baciavo… lo baciavo!!!

Avevo goduto come non mai: ora è il momento di Alessia.

“Luciano, tesoro, ora tocca ad Alessia, falle provare il piacere della doppia: il suo giovane culetto desidera una verga adulta!”

Sciogliemmo la nostra catena e feci sdraiare Giorgio: il suo uccello, completamente intriso dei miei umori vaginali, svettava dal ventre più duro che mai.
Abbracciai Alessia.

“Amore, adesso conoscerai uno dei maggiori piaceri possa provare una donna: essere penetrata simultaneamente da due uccelli!
Ti verrà spontaneo urlare come una pazza dal gran godimento, ma ricordati che stiamo in una stanza d’albergo e potrebbero sentirti: ti chiuderò la bocca con le mie labbra per non farti urlare!”

La porcellina tremava dall’eccitazione: non era da tutte prendere due uccelli davanti e dietro a diciotto anni… stava entrando a pieno titolo nel mondo delle troie!
Si mise a cavallo del fratello e si penetrò profondamente: gli cinse le braccia intorno al collo e lo strinse forte a lei mentre gli riempiva il viso di baci.

“Giorgio, fratellone mio adorato, stiamo esaudendo tutti i nostri desideri: ti ricordi quanto abbiamo fantasticato immaginandomi in mezzo a due maschi? Amore, il sogno si avvera! Tu mi sei dentro nella fica, e adesso papà mi impala il culo… e la tua sorellina avrà il battesimo della doppia penetrazione! Dai papà… entrami dentro! Dai, sfondami, mentre mio fratello mi chiava!” incitò mio marito, mentre si avvinghiava al fratello per reggere l’urto dell’uccello che la penetrava!

Volevo partecipare attivamente alla iniziazione di Alessia alla doppia: mi misi dietro di lei e le allargai le natiche… quando vidi il suo buchetto del culo mi sentii mancare!

Stavo ammirando una rosellina deliziosa, pulsante dal desiderio di essere penetrata, già oscenamente slabbrata per le continue visite dell’uccello del fratello: era evidente come Giorgio le avesse sverginato il culetto in tenera età, principalmente per godere del corpo della sorella senza correre rischi, e che aveva seguitato a sodomizzarla per anni, con evidente reciproco piacere!

Non potei fare a meno di posare le labbra sopra quel bocciolo: la porca, appena sentì il contatto della mia bocca, cominciò ad allargare e stringere ritmicamente il suo sfintere… sentirmi quel buchetto contrarsi e dilatarsi contro le mie labbra mi mandava ai matti… e gli incitamenti di Alessia peggioravano la situazione.

“Uhmmm… dai… porca… leccami il culo… preparamelo bene per farci entrare il cazzo di papà… daiiiiiii… porcaaaaaa…. tienimi il culo apertooo… guarda papà come mi impalaaaa!!!”

Luciano non si fece pregare: mentre tenevo le chiappe completamente allargate, appuntarglielo sul buchino e dare una poderosa spinta fu questione di un attimo… le entrò tutto nel culo!
Alessia stava per urlare tutto il suo piacere: feci appena in tempo a prenderle la testa tra le mani e chiuderle la bocca con le mie labbra!
Non potendo urlare la porca cominciò a mugolare e a rantolare, mentre si dimenava come una troia sopra gli uccelli che la stavano spaccando davanti e dietro!
La porcellina se la stava proprio godendo quella sua prima doppia penetrazione!

“Franca, è stupendo! Ho sempre pensato fosse meraviglioso avere due verghe dentro il mio corpo, ma la realtà e molto meglio di qualsiasi immaginazione! Sto sbrodolando come non mai! Dio mio… è un orgasmo continuo… uhmmm… troppo belloooo!!!”

Incitai i due maschietti.

“Forza, ragazzi… sfondatela… e sborratele dentro! Riempitela di sborra… fatele ricordare per tutta la vita questa sua prima doppia!”

Dopo averla impalata per bene davanti e dietro, mio marito e Giorgio arrivarono al culmine: abbracciarono tutti e due Alessia, la tennero compressa tra i loro due corpi e le vennero dentro quasi simultaneamente!
La porcellina era in estasi: avvinghiata a suo fratello non faceva altro che ripetere il suo enorme godimento nel sentirsi colpita davanti e dietro dai loro copiosi schizzi di sborra!

I due gemellini erano entrati trionfalmente nel mondo della lussuria e della libidine!
Al momento di lasciarci ci gettarono le braccia al collo e ci riempirono di baci, ringraziandoci per l’enorme ed indescrivibile piacere che avevamo fatto provare loro.
Alessia, come sempre, fu la più spudorata.

“Grazie per averci fatto capire una cosa: il triangolo è il rapporto più soddisfacente e dobbiamo trovare quanto prima un bel maschio bisex! Con lui Giorgio potrà provare tutti i piaceri omossessuali che desidera e io potrò provare sempre l’immenso piacere di giocare con due cazzi!”

Nessuno poteva essere più d’accordo di me: niente di meglio di due maschietti e una femminuccia!!!


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